Fermi tutti: per arrivare a valorizzare tutte le tipologie di pane in ogni occasione di consumo fuori casa e in casa, è necessario sapere quali sono i significati che il consumatore italiano attribuisce a questo alimento, specie dopo un anno di Covid.
Una volta conosciute queste sfumature, potrai agire su di esse per inventare nuove soluzioni o adeguare la tua offerta.
Ecco qualche idea per te.
Strumento conviviale
Il Pane viene percepito come alimento capace di veicolare la salute e il benessere.
Non è solo l’accompagnamento di un piatto, può rappresentarne il cuore.
Non è relegato al consumo dentro casa.
Trascina con sé un aspetto olfattivo importante (tutti sono attirati dal profumo del pane appena sfornato) e un aspetto visivo altrettanto essenziale (la sua rugosità, la sua morbidezza sono stimolazioni per la vista e per il tatto).
È la risposta di modernità per il tuo cliente che ha abbandonato le farine classiche e si è rivolto:
Al senza glutine
Ai free from in generale
Alle farine diverse, come i grani antichi
Ai prodotti a km zero
Alle fibre
A prodotti iposodici
Dove prima c’erano dieci referenze a base Pane, adesso ce ne sono 100.
Tu quante ne hai? Quante ne introduci di nuove al mese? Funzionano sempre?
Se vuoi ottimizzare il tuo angolo del pane sia al bar che nel tuo piccolo supermercato, hai due cose da fare:
chiamare il tuo consulente e chiedere un consiglio personalizzato (800078844)
aderire al Circolo dell’Angolo del Pane, dove troverai professionisti specializzati in grado di accompagnarti verso una rivisitazione del business del pane, clicca subito qui a fianco!