
Attenzione, messaggio per tutti gli imprenditori horeca: il pane non è un semplice accompagnamento, né un dettaglio da trattare con leggerezza… è uno strumento strategico che può incidere direttamente:
-sui margini
-sulla percezione del locale
-sull’esperienza complessiva del cliente.
Considerarlo in quest’ottica significa valorizzare un alimento che può trasformarsi da “incluso” a “decisivo”.
Una leva economica sottovalutata
Se offri pane di qualità, calibrato nelle quantità e inserito con intelligenza nelle proposte (panini gourmet, taglieri, brunch, piatti unici, contorni croccanti), stai ottimizzando una voce di costo molto contenuta rispetto al valore percepito. In altre parole: un prodotto semplice riesci a innalzare il prezzo medio dello scontrino, soprattutto quando diventa protagonista – pensa a un panino ben studiato, venduto a un prezzo premium, oppure a una selezione di pani abbinata a formaggi o affettati locali.
Potere di fidelizzazione
Quando scegli varietà originali o su questo blog o su www.ristopiulombardia.it stai offrendo qualcosa che rompe la routine e lascia un ricordo positivo. Il cliente noterà la differenza rispetto al pane standard da banco. E tenderà a tornare.
Strumento narrativo nel marketing del tuo bar
Se racconti che usi pane di un forno locale, o pane con farina integrale macinata a pietra, o ancora pane a lievitazione naturale a lunga fermentazione, stai costruendo un racconto credibile attorno alla qualità e alla cura. Questo contribuisce a posizionarti come un bar attento, evoluto, coerente con le nuove sensibilità alimentari. Anche un semplice cestino può parlare per te.
Da ultimo: la stagionalità
In primavera ed estate puoi valorizzarlo con insalate fresche e condimenti leggeri (pensa al pane tostato con avocado o hummus). In autunno e inverno, invece, puoi proporlo in accostamento a zuppe, vellutate, carni saporite. In ogni caso, stai aumentando le occasioni di consumo!